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Il futuro è mini: il dott. Guido Oppido e la rivoluzione della cardiochirurgia per i più piccoli

Una nuova era per la cardiochirurgia pediatrica: interventi mini-invasivi che cambiano la vita

Una nuova era della cardiochirurgia sta cambiando la vita di tanti bambini: è quella degli interventi mini-invasivi. In prima linea c’è il dott. Guido Oppido, pioniere italiano di questa innovazione, che ogni giorno all’Ospedale Monaldi di Napoli porta speranza e futuro a tantissime famiglie.

Niente più grandi cicatrici, niente più lunghi ricoveri, niente più dolore inutile. Oggi la cardiochirurgia può essere più leggera, più umana, e soprattutto più adatta ai cuori delicati dei bambini. Questo grazie alle tecniche mini-invasive che il dott. Guido Oppido sta perfezionando e applicando con successo, ridisegnando i confini della chirurgia cardiovascolare pediatrica.

Il dott. Guido Oppido, un pioniere della cardiochirurgia mini-invasiva

Il dott. Oppido dirige l’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia Pediatrica e delle Cardiopatie Congenite presso l’Ospedale Monaldi di Napoli, uno dei centri di riferimento a livello nazionale. Con alle spalle una formazione d’eccellenza – dalla Sapienza di Roma al Boston Children’s Hospital della Harvard Medical School – e una lunga esperienza in interventi su neonati e bambini con cardiopatie complesse, il suo nome è oggi sinonimo di innovazione, sicurezza e cura.

Cosa significa chirurgia mini-invasiva?

Vuol dire intervenire sul cuore senza dover aprire completamente il torace: si accede con piccole incisioni laterali, si utilizzano strumenti sofisticati, telecamere miniaturizzate, talvolta tecnologie robotiche. Per il paziente questo si traduce in meno dolore, un recupero molto più rapido, cicatrici ridotte e soprattutto meno impatto fisico e psicologico. Ad oggi, è possibile adottare questa tecnica solamente su pazienti selezionati ma la tecnologia sta facendo passi importanti in questa direzione.

“Il nostro obiettivo è far dimenticare l’intervento nel più breve tempo possibile – spiega il dott. Oppido –. Un bambino ha il diritto di tornare presto alla sua vita, di non portare segni visibili o invisibili troppo grandi. La tecnologia ci aiuta, ma è sempre il cuore – umano – del chirurgo a fare la differenza”.

Risultati concreti per bambini e famiglie

Non si tratta solo di interventi semplici. Il dott. Oppido applica tecniche mini-invasive anche in contesti estremamente delicati, come le cardiopatie congenite complesse nei neonati. Con competenza, prudenza e un team altamente specializzato, ha dimostrato che anche in questi casi si può intervenire con successo senza ricorrere a chirurgia altamente traumatica.

E i risultati si vedono: meno complicanze post-operatorie, minore rischio di infezioni, degenze più brevi e bambini che possono tornare a casa in tempi sorprendenti. Per le famiglie, questo vuol dire meno angoscia e più serenità. Per i bambini, vuol dire crescere con più libertà.